Mese: Febbraio 2021

Come si fa ad aumentare i clienti tramite i social media? Ogni imprenditore sa bene che la cosa più difficile è ampliare il proprio business andando a incrementare il numero di clienti. Sia che si vendano beni o che si offrano servizi è importante entrare in contatto con nuove persone, creare rapporti di fiducia e poter così contare su di loro per le vendite. Il passaparola fra le persone, oggigiorno, non basta più. Ecco perché è diventato così importante essere presenti su i social e sfruttare al meglio questa grande vetrina. Si può, infatti, aumentare i clienti con i social media. Un video o una foto possono trasformarsi in un contenuto virale in grado di raggiungere una fetta di pubblico sempre più ampia e far conoscere il brand.

Immaginatevi di avere un ristorante fuori città, un locale ben avviato che può vantare numerosi clienti, ma che vorrebbe tanto farsi conoscere non solo da chi abita in periferia, ma anche da chi vive in centro o nelle città vicine. Attraverso i social potreste, con alcuni piccoli ‘trucchetti magici’ postare immagini dei piatti preparati dallo chef o video divertenti che ne raccontano la preparazione. E poi? Potreste addirittura accorgervi che quel contenuto ironico su come preparare un uovo in camicia, ad esempio, ha fatto il pieno di like su Facebook e di commenti su Instagram andando a raggiungere molte più persone di quelle che entrano nel vostro locale.

Social media marketing: ecco cosa serve

Basta mettere un video carino su Facebook per aumentare i clienti con i social media? Certo che no! Occorre piuttosto una buona strategia, anzi un ottimo piano di social media marketing. Per stilarlo oltretutto sarebbe meglio affidarsi a specialisti del settore. Ogni professionalità va impiegata per le sue mansioni. Impensabile sarebbe mettere un cuoco a gestire i social e creare così problemi sia in cucina sia nel marketing.

Attraverso una buona strategia di social media marketing si arriva ad aumentare i contatti sui social media e i clienti del ristorante. Come? Le strategie da mettere in campo sono svariate. In primis è importante analizzare il proprio target, ponderare i propri obiettivi e stilare un piano strategico ben ponderato.

Per aumentare i clienti con i social media occorre pianificare tutto nel minimo dettaglio, ma anche saper analizzare i dati che si hanno a disposizione e continuare a tener monitorata la situazione passo dopo passo.

Fondamentale è sapere chi siano:

• I clienti attuali: quelli che già seguono il brand sui social e visitano il locale abitualmente
• I clienti potenziali: i clienti del prossimo futuro, ovvero quelli che dobbiamo ancora agganciare e che vogliamo attirare nel locale attraverso strategie social.

Come arrivare ai clienti potenziali? Li si possono raggiungere con campagne ADV, ovvero di pubblicità, mirate. Oltre a questo con post in grado di raccontare il ristorante, il suo staff e la creazione dei vari piatti. Attraverso l’utilizzo di hashtag mirati, la creazione di contest o il coinvolgimento di influencer e brand ambassador.

Capire come aumentare i propri clienti tramite i social media è il primo passo per poi arrivare a comprendere come aumentare le prenotazioni per il proprio ristorante. Ci sono però pratiche corrette e pratiche scorrette.

Cosa non fare sui social per aumentare clienti

Cosa non fare sui social per aumentare i clienti? Comperare like e follower. Erroneamente si potrebbe pensare che aumentando i seguaci delle proprie pagine sui social si ottiene notorietà e fama, ma anche una certa autorevolezza. Peccato che le cose non funzionino proprio così. Acquistare mi piace porta solo a spendere parte del budget a disposizione per ottenere tutto e subito attraverso dei mezzucci che rischiano di tornare indietro come un boomerang. Non si possono prendere scorciatoie. Perché?

La spiegazione è semplice. Pensate un attimo alla pagina di un ristorante che abbia raggiunto 5.000 like e che riesca a generare 50 richieste di contatto da parte di potenziali clienti ogni mese. Ora pensate ad una pagina con 100.000 like ma solo 10 richieste mensili. Che ve ne pare? Aggiungete a questo il fatto che qui 5 mila like li avete raggiunti con fatica e sudore attraverso strategie di social media marketing, mentre i 100 mila li avete semplicemente comperati.

Like o utenti acquistati con denaro non si trasformano mai o quasi mai in clienti per il ristorante, ma solo like sui social. Utenti, invece, colpiti dai contenuti postati, fidelizzati e trasformati in clienti, sono ciò che di meglio potevate desiderare per il vostro business.

Occuparsi della gestione dei profili social per ristoranti è qualcosa di entusiasmante. Con un occhio fisso a ciò che accade in cucina e l’altro intento a sorvegliare i vari account, si possono trasmettere gusti e sapori agli utenti attraverso immagini e filmati accattivanti. Si possono rievocare soprattutto ricordi di piatti legati all’infanzia, cene importanti in famiglia o pranzi divertenti con gli amici. Post dopo post emozioni e sensazioni si mischiano per creare qualcosa di unico.

Come è possibile gestire al meglio i profili social di un ristorante o di più ristoranti? Come si fa ad attirare un maggior numero di utenti sulla pagina Facebook o sull’account Instagram e instaurare con loro un rapporto di fiducia tanto da farli diventare affezionati clienti? Per farlo occorre tanta passione, molta creatività e parecchio studio. La gestione dei profili social per ampliare il business di un ristorante non si può certo improvvisare. Dietro ogni post, apparentemente anche banale, vi sono ore e ore di studio e pianificazione, ma soprattutto grande attenzione ai contenuti pubblicati ed una strategia creata ad hoc con diversi obiettivi da raggiungere.

Corsi per gestione profili social per ristoranti: dove studiare?

Un ottimo social media manager per ristoranti deve: studiare i social, conoscerne i trend, analizzare gli account dei competitor e sperimentare. Alla base deve avere determinate conoscenze dei mezzi su cui andrà a lavorare e con cui dovrà interagire giornalmente. Gestire profili social per ristoranti è oltretutto un lavoro a tempo pieno. Per svolgerlo sono richieste competenze ben specifiche. Come si apprendono? Dove si può imparare?

Di corsi per la gestione dei social ce ne sono davvero tanti. Non tutti, però, offrono una preparazione seria. La nostra agenzia può offrire uno, fra i migliori che possiate trovare sul mercato,  dei corsi social media per ristoranti.

La lezione, di sei ore, si può svolgere sia tramite Skype che in presenza. Grazie ad un esperto del settore si possono avere consigli ad hoc per il proprio ristorante o per il proprio business, ma soprattutto si possono apprendere nozioni importanti verificando, attraverso esercizi, passo dopo passo il proprio grado di apprendimento.

Alla fine del corso il tutor rimarrà comunque a disposizione e fornirà ad ogni “allievo” le nozioni studiate e gli esercizi svolti.

Gestione social: i punti fondamentali

Nella gestione dei profili social per ristoranti vi sono alcuni step fondamentali. Quali?

Per prima cosa occorre realizzare un piano editoriale. Senza di esso non si va da nessuna parte. É questa la bussola per muoversi sui social e rimanere sempre coerenti ai valori del proprio band e ai propri obiettivi.

Redigendo il piano, oltretutto, si ha la possibilità di ragionare sul tipo di pubblico da coinvolgere, oltre che su obiettivi e strategie. Selezionare un target specifico da coinvolgere è per l’appunto uno dei secondi punti fondamentali per una gestione social di successo. Se si devono, ad esempio, seguire gli account Instagram e Facebook di un ristorante che punta tutto sul fast food, su piatti conviviali e cibi da strada si tenterà di coinvolgere utenti giovani, mentre se si lavora per un ristorante rinomato, di classe, con piatti molto costosi e ricercati, si dovrà puntare su un altro tipo di target.

Terzo punto fondamentale? Chi si occupa dei social deve oltretutto saper leggere i dati Insight e poter misurare il successo ottenuto dal lavoro svolto. Ultimo punto? La creazione di grafiche accattivanti e foto con parametri specifici per mettere il luce piatti e ricette, ma anche menù o news riguardanti il locale.

A cosa servono gli hashtag nei social media? Li usiamo con consapevolezza oppure no? Per comprendere bene lo scopo con cui dovremmo inserirli nei nostri post su: Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest dobbiamo analizzare il significato della parola e la sua storia attraverso i social.

Il termine hashtag è una parola composta da: hash, ovvero cancelletto – il simbolo che troviamo sulle tastiere dei nostri cellulari – e tag, ovvero etichetta. La parola, per la prima volta, è comparsa in una chat di messaggistica istantanea per lo scambio di informazioni fra utenti. All’epoca si scelse di etichettare le diverse conversazioni in base agli argomenti trattati in modo da aiutare gli utenti interessati a determinati dibattiti a seguire solo quelli. Quando sono comparsi poi gli hashtag nei social media?

Un po’ di storia degli hashtag nei social media

La prima data a cui far riferimento è quella del 2006 per Twitter. Qui gli hashtag hanno avuto enorme successo. Fra migliaia e migliaia di cinguettii, infatti, sono serviti e servono tutt’ora, per contrassegnare le parole chiave, indicizzare i contenuti condivisi e etichettare gli argomenti. Un esempio?  Se sentiamo una lieve scossa di terremoto e vogliamo sapere cosa sia successo e dove sia l’epicentro ci basta entrare su Twitter e scrivere #terremoto per avere tutte le news in tempo reale. L’utilizzo non è solo questo. Ormai con gli hashtag si parla, tweet dopo tweet, di politica, economia, gossip e soprattutto televisione. Sono sempre di più le persone che commentano i programmi di Rai e Mediaset, ma anche le serie Netflix e i film.

Da Twitter si passa ad Instagram e poi nel 2013 gli hashtag hanno fatto la loro comparsa perfino su Facebook visto il grande successo sugli altri social. L’utilizzo cambia leggermente. Su Twitter si utilizzano per esprimere opinioni e commentare live fatti di diversa natura. Su Instagram, invece, servono per categorizzare le foto ed aggiungerle così a grandi album personali e collettivi. Un esempio? Se siamo a Milano e facciamo una foto al Duomo potremmo mettere #Milano #DuomoMilano e creare così nel nostro account una pagina tag legata alla città con tutte le foto scattate durante la visita. Allo stesso tempo, tramite questi stessi hashtag la foto o le foto compaiono in un album ben più grande, quello a cui partecipano tutti gli utenti che utilizzano la stessa etichetta. Avete visto Emily in Paris? Una semplice americana, che lavora nel campo pubblicitario e sui social, fa successo in Francia grazie all’utilizzo sapiente di alcuni hashtag ad hoc pubblicando, foto dopo foto la sua visione della bellissima Parigi.

A cosa servono #?

A questo punto pare chiaro come gli hashtag nei social media servano soprattutto a catalogare post. In questo modo gli utenti possono trovare in poco tempo un determinato argomento, piuttosto che una foto o un video.

Tutto qui? Certo che no. Il loro uso è divenuto sempre più popolare anche perché permettono di aumentare la platea in grado di vedere quel determinato post in cui sono inseriti. Fanno cioè crescere la popolarità online di quella foto, di quel video o di quel commento ed aumentano la visibilità dei contenuti che produciamo. Un esempio pratico? Facciamo finta di essere un brand di cosmetici. Il nostro account su Instagram vanta molti follower. Le utenti non si perdono un post. Il nostro obiettivo, però, è quello di presentare il nuovo rossetto anche ad altre potenziali clienti che non seguono la nostra pagina. Come fare? L’hashtag giusto può essere una delle soluzioni da adottare. Studiando quelli maggiormente utilizzanti in campo cosmetico e soprattutto per i rossetti ci si può infilare, grazie ad una determinata etichetta, in conversazioni più ampie e avere potenzialmente un maggior numero di utenti che potranno entrare in contatto con il nostro post.

Ricapitolando gli hashtag sui social media vengono utilizzati per:

• Stimolare e aggregare conversazioni intorno un determinato argomento
• Creare album collettivi o propri album tematici
• Incrementare potenzialmente la visibilità del post e prendere qualche like in più

Foto di Tanja-Denise Schantz da Pixabay